È partito il nuovo progetto della Fondazione LRE, dal titolo “Persecution through their EYES”

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Kick off meeting

Il nuovo progetto “Persecution through their EYES” (La Persecuzione attraverso il loro OCCHI) è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori (CERV).

Il 28 e il 29 giugno, il capofila del progetto Fondazione LRE, ha ufficialmente dato il via alle attività organizzando a Bruxelles il primo incontro alla presenza di tutti i partner.

Il progetto PTTE rappresenta la terza edizione di una fortunata serie dal titolo “History Through their Eyes” (che ha visto progetti già finanziati nel 2017-2019 e 2020-2022).

In questo nuovo progetto, la Fondazione LRE collaborerà con il National Monument Kamp Vught (Paesi Bassi), lo Stiftung Gedenkstätten Buchenwald und Mittelbau-Dora (Germania), LRE Italia, il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema (Italia) e con il Brama Grodzka – Teatr NN Lublin (Polonia), per realizzare alcune attività volte ad aumentare la conoscenza – attraverso un approccio multiprospettico e transnazionale – sulle persecuzioni perpetrate dal regime nazista nei confronti di vari gruppi (ebrei, Rom/Sinti, avversari politici, omosessuali, disabili, ecc).

Le attività previste dal progetto sono: 2 workshop internazionali, 4 eventi dedicati ai giovani (1 evento per ogni partner di progetto) ed una mostra che conterrà le biografie delle vittime e dei persecutori. Oltre alla mostra fisica verrà realizzata anche una mostra virtuale visitabile sul sito ufficiale della Fondazione LRE.

LRE Italia collaborerà su questo progetto con il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema. Per quanto ci riguarda organizzeremo un evento con i giovani presso il Parco della Pace e la mostra sarà dedicate alle storie delle vittime di Sant’Anna. Il progetto sarà un’occasione anche per parlare di trasmissione della memoria e di pace.

Rémi Praud, Direttore della Fondazione LRE: Siamo orgogliosi di poter collaborare con istituzioni culturali di spicco, ed è stato un vero piacere dare il benvenuto ad alcuni dei loro rappresentanti nel nostro ufficio di Bruxelles per quello che si è rivelato un incontro introduttivo molto soddisfacente. Sono convinto che la loro vasta esperienza sui temi del progetto e le precedenti edizioni, saranno una solida base per costruire un’iniziativa coinvolgente ed invogliare le giovani generazioni a visitare i luoghi dove questi crimini sono stati commessi, a conoscere le storie personali delle vittime e a riflettere sull’importanza dei diritti umani nella società di oggi”.